Le tecnologie attualmente disponibili permettono di creare particolari metallici in misure e forme complesse, sulla base delle esigenze produttive. Le lavorazioni meccaniche di precisione hanno sempre lo scopo di confezionare prodotti su misura, versatili e performanti.
A seguito del processo di sinterizzazione, spesso si effettuano le operazioni di burattatura. Di cosa si tratta e perché si procede con la burattatura dei materiali sinterizzati?
Cos’è la burattatura e a cosa serve
La burattatura dei metalli è un processo utile alla rimozione di frastagliature e angoli, svolto principalmente su materiali sinterizzati al termine delle operazioni di sinterizzazione. L’eliminazione dei residui e delle imperfezioni consente di ottenere una superficie liscia e regolare.
In questo modo, il particolare può essere impiegato immediatamente oppure può subire altri trattamenti utili a conferire al manufatto le caratteristiche necessarie. Grazie alla burattatura il particolare metallico può assumere l’aspetto desiderato, eliminando ogni residuo di substrato ed eventuali imperfezioni fisiche o meccaniche.
Due le principali funzioni del processo di burattatura:
- eliminare i residui superficiali dal particolare metallico;
- preparare il pezzo a successive lavorazioni di rifinitura.
La burattatura dei metalli è utile per l’opacizzazione, la pulizia, la brillantatura e la sbavatura del manufatto. In caso di materiali realizzati con pressofusione, il processo di burattatura risulta indispensabile per sbavare gli attacchi di colata, liberando così qualsiasi sfogo d’aria.
Burattatura a secco
Nel caso di burattatura a secco, il pezzo viene ripulito dai residui superficiali e dalla bava. L’operazione richiede l’utilizzo di macchine specifiche, in grado di lavorare un numero elevato di pezzi anche di dimensioni minime. L’applicazione di materiale abrasivo e la vibrazione/urto permettono di ottenere ottimi risultati di finitura superficiale dei manufatti.
Macchine per burattatura metalli: caratteristiche
Le macchine per burattatura, chiamate burattatrici o buratti, sono generalmente di forma circolare. Mediante il movimento rotatorio imprimono un’azione meccanica al manufatto, levigandolo e pulendolo dalle eventuali sbavature. In base al materiale da lavorare, si potrà utilizzare un abrasivo chimico o altri additivi chimici per ottenere il risultato desiderato.
Burattatura e sinterizzazione dei metalli
Il processo di sinterizzazione permette di realizzare manufatti su misura a seguito di un’attenta fase di progettazione. Le operazioni, svolte ad alte temperature, consentono di produrre manufatti dalle forme geometriche anche molto complesse.
La sinterizzazione dei metalli duri, a differenza di tecniche di formatura come la fusione, la tornitura o la forgiatura, è in grado di assicurare notevoli vantaggi:
- ridotta necessità di ricorrere a lavorazioni in post-produzione;
- riduzione degli scarti e del consumo energetico;
- ottimizzazione delle risorse economiche;
- lavorazioni più sostenibili e dal minore impatto ambientale;
- possibilità di personalizzare il pezzo sulla base delle specifiche esigenze;
- ripetibilità nella produzione, anche in grandi serie.
I materiali sinterizzati vantano importanti proprietà magnetiche e isotrope, una finitura superficiale eccellente, una riduzione delle vibrazioni e la massima resistenza all’usura.
La burattatura dei metalli viene svolta al termine delle operazioni di sinterizzazione. Lo scopo di questa lavorazione è quello di preparare il pezzo a successive lavorazioni meccaniche, utili per donare specifiche proprietà fisiche o meccaniche al pezzo. Il manufatto burattato, però, può anche essere utilizzato nell’immediato senza dover subire altre lavorazioni.